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Le lenticchie di Castelluccio, regine dell’altipiano
Il paese di Castelluccio sorge su una collina, e il suo clima è quello tipico di una zona di alta montagna dove il caldo non diventa mai afa e l’aria è secca e fresca.
Un gusto unico e inconfondibile
Proprio per la particolarità sia del clima che dell’altitudine sono possibili solo alcune colture e in periodi ben determinati dell’anno: tra esse, oltre al farro, al grano e alla cicerchia, spicca la lenticchia di Castelluccio.
Le sue qualità peculiari che la rendono unica al mondo sono, oltre al gusto inconfondibile, la dimensione molto piccola, il colore vario tra un chicco e l’altro, la resistenza ai parassiti, l’alto contenuto di ferro.
Una ricetta: lenticchie di Castelluccio con salsicce
Dal sito www.umbriadoc.com:
300 g di lenticchie di Castelluccio di Norcia
6 salsicce
due spicchi d’aglio
una costa di sedano
passata di pomodoro
olio extra vergine d’oliva
sale
Lessate in acqua salata le lenticchie di Castelluccio (ricordate: la più famosa lenticchia d’Italia ha il pregio di non perdere la buccia e di tenere perfettamente la cottura), aggiungendo quasi a fine cottura lo spicchio d’aglio e un pezzettino di costa di sedano. Scolatele al dente. Fate soffriggere nell’olio d’oliva l’aglio intero e qualche pezzettino di sedano. Unite le salsicce e fate rosolare. Aggiungete quindi 1 bicchiere di passata di pomodoro. Quando le salsicce sono quasi cotte, versatevi sopra le lenticchie e 1 bicchiere d’acqua. Salate il necessario. Coprite e lasciate insaporire a fuoco bassissimo per circa 20 minuti, allungando, se necessario, con acqua calda: la preparazione deve risultare piuttosto sugosa.
DAL PRODUTTORE AL CONSUMATORE:
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