Le origini di Castelluccio di Norcia
Le origini di Castelluccio di Norcia si perdono nella notte dei tempi. Una leggenda vuole che una colonia ebraica cacciata da Roma dall’imperatore Vespasiano si fosse insediata in questi territori.
Il castello dei Senari in un territorio di frontiera
Ma le prime testimonianze scritte risalgono al XIII secolo, quando in cima al colle su cui oggi sorge Castelluccio esisteva soltanto un piccolo insediamento denominato Castello De’ Senari (nome derivante dal termine di origine longobarda “senàita” che aveva il significato di confine, di limite).
Ed invero Castelluccio, che ancora oggi appare come un luogo ai confini della realtà, fu voluto e nacque proprio come estrema frontiera del territorio del Comune di Norcia e come presidio dei pascoli comunali. Ma v’è di più.
Il paese di Castelluccio, un’isola in un mare d’erba
Se in estate “il Piano Grande rassembra un giardino e il Castello un’isola in un mare di erba…”, d’inverno Castelluccio ha fama di essere un luogo desolato e assediato dalla neve, tanto che lo Stato Pontificio interdisse il transito di questi luoghi da novembre a marzo ed impose “…l’obbligo di suonarvi incessantemente i sacri bronzi…” per indicare la strada ai viandanti durante le bufere. Ed erano proprio i lenti rintocchi della campana su cui erano incise le profetiche parole “Annuncio le feste. Piango i defunti. Dissipo i venti. Spezzo le folgori” a scandire il passare dei giorni ed il susseguirsi delle stagioni per i Senàri, popolo di pastori fieri e solitari, popolo che conosceva fate, guerrieri e sibille, popolo che ebbe privilegi da difendere e tante battaglie da combattere, ma questa è un’altra storia…